Archivi Categorie: Pianeta pet

Pet: un aiuto contro lo stress e non solo

I nostri amici a quattro zampe fanno tanto per noi: ci tengono compagnia, ci donano affetto ma sono anche validi alleati di serenità e buonumore. Come ci riescono? Diversi studi hanno dimostrato che interagire col proprio animale domestico riduce lo stress, abbassando i battiti cardiaci, aumentando il livello di ossitocina e tenendo a bada il cortisolo.

 

Anche in questo contesto, il titolo di miglior amico dell’uomo spetta al cane che, con il suo dinamismo e la sua empatia contagiosa, ci coinvolge in varie attività facendoci improvvisamente dimenticare cosa siano sedentarietà e solitudine.

Eppure la vicinanza di qualunque animale, sia un gatto, un pesce o un coniglio, influisce sul nostro benessere psicologico, aiutandoci persino a dormire meglio.

 

Chi beneficia più che mai della presenza di un animale sono gli anziani, spesso ospiti di case di riposo o costretti a lunghi periodi di degenza in ospedale. Grazie alla Pet therapy questo tipo di pazienti è in grado di interagire con cani, gatti o altri animali per far fronte alla solitudine e ricevere un ulteriore stimolo al movimento. Anche patologie come Alzheimer possono essere alleviate dagli animali: averli vicino dona infatti al paziente un senso di tranquillità, limitando ansia e stress.

 

Insomma, gli animali sono compagni di giochi, amici ma anche terapeuti, in grado di calmarci con uno sguardo o con la sola presenza.


Cani, gatti e vitamina D

Cani, gatti e vitamina D

Cosa faranno mai i nostri amici a quattro zampe spaparanzati al sole?

Quel momento di totale relax trascorso sul bancone o in una stanza particolarmente assolata di casa, serve anche ad assolvere un compito importantissimo per il loro benessere: la produzione di vitamina D.

Gli animali, proprio come noi, non sono in grado di produrre autonomamente tutte le vitamine di cui necessita il loro organismo. Alcune devono essere introdotte attraverso gli alimenti, altre vengono prodotte dall’organismo a partire da altre molecole presenti nel cibo. Ci sono però vitamine, come la vitamina D, che possono essere prodotte dall’organismo grazie ad altri fattori: uno di questi è proprio l’esposizione alla luce solare!

Vitamina liposolubile, la vitamina D per essere assimilata richiede la presenza di lipidi nel tratto gastrointestinale. Questa vitamina, a differenza di quelle idrosolubili, può essere accumulata nell’organismo, specie nel fegato e nel tessuto adiposo.

Ma qual è la sua funzione? Negli esseri umani e animali, è essenziale per regolare i livelli di calcio e fosforo nell’organismo. In particolare, in cani e gatti la vitamina D serve a:

  • mantenere in salute denti, ossa e articolazioni
  • contribuire al buon funzionamento dei muscoli e del sistema nervoso
  • Sostenere e rinforzare il sistema immunitario

Sintetizzare la vitamina D è possibile attraverso l’esposizione ai raggi solari. Ma mentre gli umani sono in grado di farlo attraverso la pelle, i nostri amici a quattro zampe, che sono ricoperti di pelo, devono ricorrere ad altri metodi. Per cani e gatti, infatti, l’esposizione al sole stimola la produzione di 7-deidrocolesterolo, un precursore necessario alla sintesi della vitamina D, proprio a livello del pelo. Leccandolo, gli animali riescono a ingerirlo e possono così produrre la preziosa vitamina in questione. Le quantità sono però minime, specie nel caso di animali da appartamento. Per questo motivo, cani e gatti hanno bisogno di integrare la vitamina D attraverso una corretta alimentazione.

Tra gli alimenti più ricchi di vitamina D c’è sicuramente il pesce, come trota e salmone, ingrediente principale di tanti prodotti ItalianWay per cane e gatto.

Scopri gli snack e le crocchette a base di Trota e mirtillo: una ricetta ideata per dare ai tuoi amici a quattro zampe tutti i nutrienti di cui hanno bisogno in ogni fase della loro crescita!


Notte della Befana: gli animali parlano! Una leggenda diventata proverbio

“La Notte della Befana nella stalla parla l’Asino, il Bove e la Cavalla”. Questo proverbio, originario della Calabria e poi diffusosi in tutta Italia, ha origine da una leggenda che oggi vi raccontiamo.

Dalla storia…

La leggenda narra di un contadino della provincia di Cosenza che era solito concedere poco foraggio ai suoi animali.

La notte della Befana lasciò a digiuno gli animali e si nascose per poterli ascoltare. Durante la conversazioni i buoi dissero che l’uomo era cattivo e preannunciarono che presto sarebbe stato “un uomo morto sopra e sotto il carro“. Il contadino non capì il senso della frase e il giorno dopo, mentre cercava di spronare i buoi affamati, questi fecero rivoltare il carro e l’uomo ne rimase schiacciato e ucciso. Con lo stesso carro il contadino venne portato al cimitero, trasformando la profezia in realtà.

… a oggi!

Secondo il proverbio “La Notte della Befana nella stalla parla l’Asino, il Bove e la Cavalla”, quindi, gli animali – della fattoria e domestici – durante la notte dell’Epifania si ritrovano e parlano tra loro, raccontandosi di come vengono trattati dal loro padrone. Gli umani non possono e non devono assolutamente ascoltare queste “magiche” conversazioni altrimenti la sfortuna è pronta a colpire!

Questo racconto legato alla notte della Befana ci ricorda quanto sia importante trattare sempre con rispetto e amore i nostri amici a quattro zampe!