Animali domestici in condominio: dal 2013 cambia tutto

“Le norme del regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali da compagnia”
l’articolo 16 della Legge 220/2012 integra così l’articolo 1138 del Codice Civile.

padrone di cane e gatto in appartamento di condominio

La riforma del condominio 2013

Ecco in sintesi le principali novità del nuovo regolamento condominiale:

  • La norma si applica a tutti gli animali considerati domestici (cani, gatti, conigli, galline, ecc)
  •  Cadono le limitazioni e i divieti legati al possesso di animali domestici
  • La norma autorizza anche l’uso delle parti condominiali comuni, a patto che non vengano deteriorati, distrutti e imbrattati mobili e immobili altrui
  • Non si potrà più cacciare o catturare le colonie feline (cioè gli insediamenti spontanei dei gatti nei cortili) dai condomini, a meno che non sia un intervento sanitario o di soccorso.
  • Per quanto riguarda l’affitto le norme non valgono e quindi sarà discrezione del proprietario dell’appartamento permettere o meno la permanenza di un pet nella sua proprietà. Infatti, se il proprietario dell’appartamento inserisce una clausola di divieto, questa diventa vincolante.

Leggi l’intera riforma del condominio.

Cosa cambia con la nuova riforma del condominio

La riforma è in vigore dal 17 giugno 2013 ed è un grande passo avanti per chi ha deciso di vivere o già vive con un animale domestico in condominio.
Quante volte si sente parlare di liti condominiali che spesso sfociano in processi o, peggio, in maltrattamento degli animali?
D’ora in poi nessuno potrà più impedire a cani, gatti ed altri pet di vivere negli appartamenti, ovviamente fintanto che l’animale rispetti determinate norme comportamentali.
Il nuovo regolamento ha regole ben precise e non toglie la responsabilità del padrone per i comportamenti dell’animale domestico nei confronti della comunità del condominio.

I tuoi obblighi, la sua sicurezza

Il nuovo regolamento non rimuove gli obblighi dei padroni di animali domestici e quindi rimane fondamentale prendere coscienza di ciò che significa prendersi cura di un pet e dell’importanza di educarlo bene al rispetto delle norme e della civile convivenza.
Comportamenti come rumori molesti, danneggiamenti a cose, ecc. rimangono sanzionabili dalla legge (art 635 e 638 c.p.).
La grande conquista sta però nel fatto che non c’è più divieto di possedere un animale domestico e questo diventa anche un incentivo a non abbandonare i propri pet.

E’ come se la legge italiana avesse sancito l’amore tra uomo e animale!

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